Estratto teaser telecamera W1

SABELLIDI: I PRATI FIORITI DEL MARE

Telecamere W1 Blueresearch per il progetto della Dott.ssa Marzia Bo Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita – Università degli Studi di Genova


I sabellidi sono dei vermi policheti che vivono all’interno di un tubo che loro stessi costruiscono e caratterizzati da un grande ventaglio colorato intorno alla bocca, che gli serve per filtrare l’acqua e catturare le piccole prede di cui si cibano.
In un tratto di mare nei pressi dell’Isola di Bergeggi in Liguria, alla profondità di circa 60 – 70 di profondità esiste un tratto di fondale fangoso, dove migliaia di Sabellidi vivono all’interno del loro tubo  formando una sorta di grandissimo prato fiorito.
Noi abbiamo  sempre pensato ai fondali marini come a una specie di deserto fangoso  sul quale la pesca a strascico poteva trovare pesci crostacei e molluschi senza arrecare danno. Tanto che è purtroppo ancora comune fare il paragone tra l’attività di  pesca a strascico e  l’attività di arare i campi per favorirne la produttività.
In questo caso particolare, nel tratto di fondale fangoso a largo di Bergeggi dove la pesca a strascico non viene effettuata, il fondale non è assolutamente un deserto di fango, ma campo fiorito per la presenza di migliaia di questi vermi tubicoli .
Di fronte a questa recentissima scoperta i ricercatori si sono posti molte e interessanti domande:

– Se questo è l’aspetto di un fondale non strascicato, allora la pesca a strascico può creare modificazioni sostanziali anche nei tratti di fondale fangoso, considerati da sempre poveri di specie?

– Qual’è l’importanza dei tratti di mare coperti da praterie di questi vermi per la presenza e l’accrescimento di specie ittiche, di crostacei e di molluschi che normalmente si cibano di Sabellidi?
– La presenza di Sabellidi è da mettere in relazione con peculiari correnti marine che portano in quella zona  il cibo di cui si nutrono ?

Per cercare di rispondere a queste domande Marzia Bo ha utilizzato una telecamera progettata appositamente da Blueresearch per osservare quel tratto di mare per un  periodo di tempo abbastanza lungo. In tal modo si può capire se ci siano dei ritmi  nell’apertura del ventaglio da mettere in relazione con  il ciclo  notte/giorno e con la presenza di correnti e maree.
L’analisi delle immagini raccolte è appena iniziata e già  possiamo osservare la presenza  numerosi pagari (Pagellus erithrinus)  presenti  proprio in questo tratto di mare rivelando da subito l’importanza di questo habitat.