SUA MAESTA’ DENDROPHYLLIA RAMEA, LA REGINA DEI CORALLI (in collaborazione con GUE)

NEGLI ABISSI A LARGO DI MARETTIMO SONO STATE INDIVIDUATE ALCUNE GRANDI COLONIE. LE NOSTRE TELECAMERE RIPRENDERANNO PER 4 MESI LA VITA QUOTIDIANA DI QUESTA BELLISSIMA SPECIE PROTETTA E LA FARANNO CONOSCERE AL MONDO. I RICERCATORI NE STUDIERANNO I COMPORTAMENTI PER METTERE A PUNTO AZIONI DI PROTEZIONE E CONSERVAZIONE

 

Nome: Dendrophyllia ramea 
 

 

Caratteristiche: madrepora di grandi dimensioni, caratterizzata da un scheletro arborescente di colore giallo arancio con polipi molto grandi di colore bianco. Presente in Mediterraneo e in Atlantico, a partire dalla profondità di 30- 40 metri nel mare di Alboran, fino a raggiungere profondità molto elevate di qualche centinaio di metri.

 

Situazione attuale: In Italia la Dendrophyllia ramea è rimasta poco studiata per anni: i ricercatori hanno avuto a disposizione solo qualche raro esemplare raccolto casualmente dalle reti dei pescatori. Solo in anni molto recenti i progressi della tecnologia per l’esplorazione delle profondità marine hanno permesso di rivelare come questa specie sia ancora presente in alcuni tratti delle coste Italiane, per lo più in Sicilia, dove numerosi esemplari vivono ancora in spazi molto limitati a profondità intorno ai 100 metri. 
Purtroppo l’aspetto arborescente e le grandi dimensioni li rendono particolarmente sensibili alla pesca con reti e palamiti, che ne causano la rottura e spesso la morte. Sulla base di questi primi studi, finalmente, alla fine del 2017, questa specie è stata inserita nell’allegato II del protocollo relativo alle zone specialmente protette e alla diversità biologica nel Mediterraneo della Convenzione di Barcellona.

 

Obiettivi: individuare ritmi giornalieri di attività registrando le fasi di apertura e chiusura dei grandi polipi, che saranno messi in relazione con le condizioni ambientali dell’area e valutare l’accrescimento delle colonie nel periodo di durata dell’esperimento.

 

Strumenti: Blueresearch ha messo a punto un sistema di telecamere e di sensori ambientali per la registrazione di temperatura e salinità, che sono stati posizionati in prossimità di alcune grandi colonie. Le telecamere scattano ogni ora una fotografia, per la durata di 4 mesi. Dopodiché le telecamere verranno recuperate e scaricate tutte le immagini.

 

Il futuro: adesso la sfida per la conservazione di questa specie è aperta, bisogna individuare la maggior parte dei siti dove questi magnificenti coralli sono ancora presenti, studiare a fondo la biologia e l’ecologia di questa specie, trovare le migliori soluzioni per mitigare gli impatti della pesca, individuare e adottare misure di conservazione adeguate.

 

GUE: Per il progetto “La Regina dei coralli” Blueresearch collabora con GUE con la quale condivide l’interesse nell’esplorazione e nella conservazione degli ambienti marini profondi   e con i ricercatori esperti nello studio dei coralli. GUE grazie all’esperienza dei subacquei tecnici che da anni si immergono in profondità utilizzando speciali attrezzature e protocolli per garantire la sicurezza dell’immersione, ha effettuato le delicatissime operazioni di messa in posa e di recupero delle telecamere.